HALLUX VALGUS: PERCUTANEOUS SURGERY
25 Febbraio 2014Ringraziamenti Paziente
12 Marzo 2014L’ARTROSCOPIA DELLA CAVIGLIA NEI POSTUMI DEI TRAUMI DISTORSIVI
In Italia si stimano circa 5000 traumi distorsivi della caviglia al giorno, questo significa che è uno dei traumi più comuni negli sport e nelle attività ricreative. La distorsione della caviglia è il più frequente trauma muscolo-scheletrico dell’arto inferiore. Gli sport maggiormente coinvolti sono: pallavolo (56%), basket (55%), calcio (51%) e la corsa di resistenza (40%).
A seguito di una distorsione della caviglia quasi sempre rimane un dolore più o meno intenso talora accompagnato da una limitazione funzionale. I disturbi possono persistere anche dopo adeguate cure riabilitative in una percentuale variabile di pazienti, che va dal 10% al 30%. In questi casi, i soggetti colpiti, possono manifestare disturbi continui alla caviglia sotto forma di dolore e gonfiore, associati o meno ad instabilità del collo del piede con difficoltà a deambulare su terreni irregolari o episodi distorsivi recidivanti.
Le cause della sintomatologia residua al trauma distorsivo sono molteplici: possono essere legate al danno cartilagineo prodottosi al momento del trauma; a lesioni cartilaginee o osteocartilaginee determinate dall’instabilitá, a lesioni “meniscoidi”; a bande fibrose cicatriziali secondarie all’organizzazione dell’emartro o alla riparazione spontanea delle strutture capsulo-legamentose lesionate; ulteriori cause di dolore e inabilità possono essere di natura funzionale o riguardare l’articolazione sottoastragalica, le cui lesioni vengono spesso misconosciute.
La RM rappresenta un strumento diagnostico valido per evidenziare le lesioni legamentose della caviglia. La maggior parte degli autori considera il trattamento conservativo dei traumi distorsivi della caviglia il più indicato. In caso vi siano dei sintomi residui, questi debbono essere precocemente identificati e trattati. Oggi è possibile trattare alcune lesioni frequenti della caviglia mediante l’artroscopia che é una metodica mininvasiva in grado di ridurre notevolmente rispetto alla chirurgia aperta, i tempi di guarigione e di recupero. Il trattamento artroscopico è rivolto particolarmente all’asportazione del tessuto fibrosinoviale patologico e alla contemporanea valutazione e trattamento di eventuali lesioni cartilaginee associate.